Street art: tra illegalità e anonimato

La street art (arte di strada) è un movimento artistico che si manifesta nei luoghi pubblici, in modo silenzioso, senza permessi e con tecniche diverse.

Ogni artista pratica l’arte di strada per motivi diversi, dalla critica o denuncia contro la società o contro la politica, alla libertà di espressione con un pubblico potenzialmente vastissimo.

La filosofia dei writers consiste nel desiderio di riappropriarsi degli spazi urbani e di riproporre un nuovo tipo di arte, aperta a tutti e libera da vincoli.

Una delle più imponenti tendenze dell’arte contemporanea, trasformata ad oggi in un movimento in parte istituzionalizzato nella relazione con i comuni e la collaborazione di musei e gallerie d’arte.

La street art, però, non è solo un fenomeno di costume, ma una delle manifestazioni artistiche contemporanee più famose di tutti i tempi, con opere di circa 250 artisti attivi in tutto il mondo.

La street art: un po’ di storia

L’arte urbana nasce ben prima dell’inizio del Novecento. L’esigenza di lasciare la propria traccia è insita nell’uomo, che già dalla preistoria usava le rocce per segnare il proprio passaggio.

È il 1971 quando appare, per la prima volta, su New York Time un articolo che parla di TAKI 183, un giovane di origine greca considerato il padre di tutti i writers.

La street art è un movimento che parte dal basso, da una situazione sociale caratterizzata da una crisi economica globale e dalla solitudine e frustrazione che colpiva alcuni giovani.

La cultura Hip Pop ha sempre caratterizzato tutta la produzione di opere di arte urbana, da un grande protagonista come Banksy, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Caratterizzata dal suo essere profondamente contestataria e provocatoria, la street art è ormai diventata un fenomeno socio-culturale a tutti gli effetti.

La colorata street art di Sean Yoro, in arte Hula

Bastano solamente pochi colori ad olio, una tavola da surf e il mare affinché il writer newyorkese Sean Yoro, in arte Hula, dia vita ad un capolavoro. Questa volta il suo ultimo lavoro è apparso sulla spiaggia di Porto Cesareo, in Puglia. Il soggetto è sempre lo stesso: la donna e i suoi mille volti rappresentata a pelo d’acqua.

Un elemento fondamentale per Hula è l’acqua, che nella cultura hawaiana è considerata quasi divina. È attraverso le sue opere che l’artista cerca di diffondere la sua idea di street art, intesa come un profondo legame dell’uomo con la natura.

Con quest’opera l’artista approda per la prima volta in Italia, portando con sé la sua arte al tempo stesso bizzarra, magica e romantica.